
11/07/2018
——
Quando vedrai le mie mani
in fondo al corridoio,
avranno finito.
E troverai il pane.
Il mio pane.
Quello di tutti i giorni.
Quello delle mie crome
per sfamare le mie mani
e nutrire i miei ricordi.
Le tante lacrime
Le tante speranze
Le tante illusioni
Ore, giorni, anni d’amore.
Pane che non lievita,
non cuoce. Ma brucia.
I miei ricordi saran tuoi
E li ritroverai disordinati
in ogni stanza.
Quando avranno finito
t’accorgerai che
mi piaceva il pane mio.
Non uno stupido ricordo.
Ma il mio ricordo di voi,
Il tuo ricordo di me.
Lacrime, speranze, illusioni.
E cesseranno d’esistere.
Tutto avrà il suo senso.
O non lo avrà mai.
Ma io ti lascerò il mio pane.
Forse lo nutrirai. Ti nutrirai.
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NOV
2018
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