Un gioco sleale.

05/10/2016
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Sudami, sudami e abbracciami amore mio
e abbraccia queste parole, che son parole di quartiere.

Sudami, stringimi forte ti prego amore mio,
disperato mi sai, mentre cerco di abbracciar il mio alfiere.

I suoi più intimi mi parlano ancor di lui
e cimentano i loro sentimenti su quel testimone universale.

Vivo di giorno per aspettar la sera a sognar
le stelle e attendo il silenzio per contar petali d’amare.

Son parole di quartiere, sono musiche di
quartiere i miei pensieri. Ambendo però di andar lontano.

Vogliono montare in sella su quel bel libro d’oro
… per andar da lui salendo, salendo su pian piano.

Sudami, pure e abbracciami amore, fa che quei
petali siano i sorrisi suoi e le stelle gli splendidi occhi.

Io aspetterò con te in silenzio che il non-tempo
si curi di lui e non badi ai miei pensieri sciocchi.

Stringimi forte, abbraccia il tuo musico
di quartiere tenera donna, mia regina forte e aitante.

Questa nostra vita è una nuova partita a scacchi.
Sleale e ingiusta… da giocare senza il fante.

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